Fumare erba può provocare ansia sociale? O può peggiorarne i sintomi? Dipende dalle persone a cui chiedete. La cannabis contiene centinaia di sostanze fitochimiche interessanti, tra cui THC e CBD. Alcuni di questi composti interagiscono con i recettori del nostro corpo (gli stessi a cui si dirigono la maggior parte dei farmaci ansiolitici). Ora, i ricercatori stanno cercando di capire se queste molecole di origine vegetale possano avere qualche effetto benefico sul nostro organismo. Scoprite tutto ciò che c'è da sapere su cannabis, CBD ed ansia.
Cos'è l'ansia?
L'ansia è caratterizzata da sensazioni di disagio, preoccupazione e paura, e può compromettere notevolmente la qualità della vita di un individuo. La condizione può emergere in qualsiasi momento, e manifestarsi in forma lieve o severa. Sebbene non sia correlata ad una singola causa scatenante, gli scienziati ritengono che la predisposizione genetica e i fattori ambientali svolgano un ruolo chiave nella manifestazione dell'ansia.
Il disturbo d'ansia generalizzato (DAG) è una delle forme d'ansia più comuni, e affligge circa 6,8 milioni[1] di adulti solamente negli Stati Uniti. La condizione può essere causata da diversi fattori, inclusi:
Iperattività cerebraleTraumi passatiGenetic inheritanceSquilibri ormonaliAbuso di sostanze stupefacenti
Le persone affette da DAG si sentono spesso irrequiete ed angosciate, hanno difficoltà a concentrarsi e possono persino soffrire di vertigini e tachicardia. Il DAG può manifestarsi in forma acuta durante le situazioni sociali, a lavoro e in raduni pubblici. In definitiva, questo disturbo può privare il soggetto del piacere della socializzazione e della condivisione dei momenti speciali. Per gestire i sintomi del DAG, è possibile intervenire sullo stile di vita, attraverso strategie come:
Sonno adeguatoMeditazioneCorsi di auto-aiutoRiduzione del consumo di alcol e caffeinaAttività fisica regolareSmettere di fumare
Per alcune persone queste modifiche allo stile di vita non sono sufficienti. Talvolta è necessario affidarsi a terapie farmacologiche per attenuare l'ansia. Per alcuni la cannabis rappresenta una valida alternativa per alleviare i sintomi. Scopriamo perché la cannabis potrebbe essere una soluzione ideale per certe persone.
Cannabis per l'ansia: una panoramica
La pianta di cannabis produce una gran quantità di composti fitochimici unici—tra cui oltre 100 cannabinoidi e 200 terpeni. Le diverse varietà ed estratti contengono concentrazioni variabili di queste sostanze e pertanto generano effetti differenti. Nonostante venga etichettata come “droga”, la cannabis racchiude una complessità chimica tale da eclissare tale definizione. L'assortimento di cannabinoidi e terpeni di una varietà può produrre effetti psicoattivi completamente diversi da quelli di un'altra genetica.
Gli studi hanno evidenziato che cannabinoidi e terpeni agiscono in sinergia amplificando e modificando a vicenda i loro effetti—un fenomeno chiamato effetto entourage[2]. Molte di queste molecole potrebbero influire sui sintomi dell'ansia, e ciascun individuo potrebbe trarre vantaggio da determinati ceppi ed estratti.
Diamo un'occhiata ad alcuni dei più noti cannabinoidi e terpeni per capire in che modo potrebbero contrastare, o favorire, l'insorgere dell'ansia.
Il THC alla base dello sballo della cannabis
Il THC è alla base degli effetti psicoattivi associati alla cannabis. Questa molecola si lega ai recettori CB1 del cervello, causando un aumento dei livelli di dopamina. In generale, maggiore è la quantità di THC assunta da una persona, più intenso sarà lo sballo percepito. I breeder hanno trascorso gran parte degli ultimi decenni ad allevare selettivamente ceppi di cannabis, per ottenere varietà contenenti dosi elevate di questo cannabinoide. Gli effetti positivi del THC includono:
EuforiaCreativitàAumento dell'appetitoRilassamento
Tali effetti potrebbero anche alleviare la sensazione di ansia in alcuni individui. Ad ogni modo, chi consuma cannabis da poco tempo, e le persone particolarmente sensibili al THC, potrebbero sperimentare un peggioramento dell'ansia sia nel breve che nel lungo periodo. Tali effetti negativi includono:
AnsiaParanoiaConfusioneRiduzione della memoria a breve termine
Il THC può quindi diventare un'arma a doppio taglio. Alcuni consumatori ottengono effetti molto rilassanti dall'assunzione di varietà ricche di THC, ma in altri soggetti questa molecola può aggravare i sintomi dell'ansia. Inoltre, alcune ricerche[3]indicano che piccole dosi di THC possono aiutare a gestire l'ansia, mentre quantità elevate potrebbero causare un peggioramento della condizione. Per questo motivo è opportuno utilizzare varietà con potenza medio-bassa. Per fortuna, i breeder hanno iniziato a creare varietà contenenti dosi di THC inferiori e quantità elevate di altri cannabinoidi non psicoattivi, come il CBD.
Tipologie di ansia Disturbo d'ansia generalizzatoDisturbo ossessivo-compulsivoFobia socialeDisturbo di panicoDisturbo da stress post-traumatico THC e la Risposta Bifasica Dose-Dipendente I consumatori di cannabis principianti si pongono molte domande. Spesso chiedono: “Quanti milligrammi di THC bisogna assumere per sentirsi rilassati?”, oppure: “quanto THC serve per sballarsi?”. Le risposte a queste domande sono più complesse ed articolate di quanto possiate immaginare. Gli studi scientifici in corso hanno evidenziato che il THC esercita una risposta bifasica dose-dipendente. In parole semplici, produce un determinato effetto a bassi dosaggi ed un effetto opposto a dosi elevate. Secondo le ricerche condotte dalla University of Illinois nel 2007, tale principio si applica anche al THC nell'ambito dell'ansia[4]. Per esaminare il rapporto tra cannabis ed ansia, gli esperti hanno reclutato 42 soggetti volontari sani. I partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, avevano avuto qualche esperienza con l'erba, ma non erano consumatori abituali. Il team ha diviso i volontari in tre gruppi. Il gruppo a basso dosaggio ha ricevuto 7,5mg di THC, il gruppo a medio dosaggio ha ricevuto 12,5mg di THC, mentre al gruppo placebo il THC non è stato somministrato. Lo studio è stato eseguito in doppio cieco, questo significa che né i partecipanti né gli scienziati sapevano quale dose avesse ricevuto ogni individuo. Durante l'esperimento, i ricercatori hanno misurato la pressione del sangue, il battito cardiaco e i livelli di cortisolo dei volontari. I partecipanti che avevano ricevuto la dose più bassa mostravano un livello di tensione inferiore. Inoltre, la loro tensione svaniva più rapidamente. Il gruppo che aveva ricevuto la dose media, invece, esibiva un umore negativo sia prima che durante lo svolgimento di mansioni programmate. Tali risultati indicano che il THC potrebbe causare una risposta bifasica dose-dipendente a livello di ansia. I dosaggi minimi sembrano generare effetti rilassanti, mentre le dosi più elevate causano una maggiore tensione.Tuttavia, il THC produce effetti diversi da persona a persona. Ognuno di noi possiede un sistema endocannabinoide ed un patrimonio genetico unico, e quindi reagisce diversamente all'influsso della cannabis. Inoltre, questo studio era incentrato sul THC isolato. I fiori di cannabis contengono altri composti fitochimici che, entrando in sinergia con questa molecola, potrebbero rendere il THC più tollerabile, anche ad alti dosaggi. Il legame tra cannabidiolo ed ansia A causa della scarsità di studi scientifici al riguardo, non è possibile giungere a conclusioni definitive. Tuttavia, diverse ricerche attualmente in corso potrebbero, in futuro, chiarire la connessione tra CBD ed ansia. Alcuni degli studi più importanti riguardano:
- Il modo in cui il CBD influenza gli enzimi del SEC: Gli scienziati stanno esaminando la capacità del CBD di inibire un enzima del SEC[5], chiamato amide idrolasi degli acidi grassi (FAAH). Questa proteina scompone l'anandamide, un endocannabinoide che contribuisce a regolare il tono dell'umore. Se il CBD riuscisse ad impedire la distruzione di questa molecola, si otterrebbe una reazione a catena sullo stato mentale.
- Il legame tra CBD e GABA: Alcune indagini scientifiche stanno cercando di capire in che modo il CBD influenzi i livelli di GABA[6] nel cervello. Questo neurotrasmettitore inibitorio, chiamato anche acido γ-amminobutirrico, riduce l'attività cerebrale e, di conseguenza, può contribuire a mitigare l'ansia.
- I test sull'efficacia del CBD contro l'ansia sociale: Gli scienziati stanno svolgendo esperimenti su esseri umani per esaminare l'azione del CBD in determinate circostanze. Ad esempio, in uno studio pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, gli esperti hanno somministrato CBD a pazienti affetti da disturbo d'ansia generalizzato, prima che tenessero un discorso in pubblico simulato[7]. Durante il test, sono stati misurati diversi parametri, tra cui disagio, difficoltà cognitive e livelli di attenzione.
- CBD ed afflusso di sangue al cervello: Alcuni studi su esseri umani stanno cercando di determinare se il CBD sia in grado di alterare l'afflusso di sangue alle aree del cervello associate all'ansia. Attraverso l'etichettatura degli spin arteriosi (una tecnica a risonanza magnetica capace di misurare l'apporto di sangue al cervello), un team di scienziati dello University College London ha cercato di capire se il CBD possa modificare il flusso di sangue[8] verso l'ippocampo (una zona del cervello associata alla modulazione dell'ansia).
Il CBD provoca ansia? In alcuni individui, il CBD può generare effetti collaterali come nausea, stanchezza ed irritabilità. Il cannabinoide può anche interagire con diversi farmaci soggetti a prescrizione medica. Ad ogni modo, al momento si ritiene che il CBD non provochi ansia.
La cannabis provoca o allevia l'ansia sociale? La cannabis ha un effetto complesso sul cervello umano. Ogni volta che fumiamo una canna, un bong o un blunt, inaliamo una serie di composti che attivano diversi siti di legame, inclusi i recettori di cannabinoidi, GABA e serotonina. Inoltre, molti cannabinoidi e terpeni presenti nella cannabis hanno la capacità di interagire con enzimi e processi del nostro corpo che possono influenzare l'umore e la memoria. In commercio si possono trovare centinaia di chemovar di cannabis, tutte con livelli variabili di sostanze fitochimiche differenti. Ogni persona ha la propria fisiologia, il che significa che tutte queste chemovar influenzeranno ogni individuo in modo leggermente diverso. Quando cerchiamo di esaminare la relazione tra erba ed ansia sociale, entrano in gioco sia la complessità chimica della pianta di cannabis che la diversità fisiologica di ognuno di noi. Dopo aver fumato una canna, alcune persone si chiedono: “Perché fumare erba mi rende socialmente ansioso, nervoso ed impacciato?”. Altre, invece, diventano molto più loquaci e socievoli dopo aver usato la cannabis. Scopriamo insieme perché si verificano questi effetti così contrastanti. Ansia sociale vs ansia: Qual è la differenza? Il disturbo d'ansia sociale rientra nel termine generico di “ansia”. Tuttavia, differisce da altre forme di ansia in quanto implica una specifica paura derivante da situazioni sociali. La maggior parte delle persone prova un certo nervosismo prima di parlare in pubblico o di andare ad un appuntamento importante, ma chi soffre d'ansia sociale sperimenta questo disagio e paura nelle normali interazioni sociali di tutti i giorni. Le persone con disturbo d'ansia sociale sperimentano sintomi emotivi e comportamentali tra cui:
- Paura di trovarsi in imbarazzo
- Intensa paura di interagire con estranei
- Disagio a parlare in pubblico
- Paura che gli altri percepiscano i sintomi dell'ansia
- Prevedere il peggio dalle situazioni sociali
Oltre ai sintomi emotivi, le persone con ansia sociale sperimentano anche sintomi fisici come:
- Aumento della frequenza cardiaca
- Arrossamento del viso
- Sudorazione
- Tremiti
- Tensione muscolare
Si ritiene che ci siano diversi fattori a contribuire al disturbo d'ansia sociale, tra cui:
- Genetica: I tratti ereditari possono predisporre alcune persone a questo disturbo.
- Struttura del cervello: Le persone con un'amigdala iperattiva (una regione coinvolta nella risposta alla paura) possono sperimentare una maggiore ansia nei contesti sociali.
- Ambiente: Alcune persone possono sviluppare un disturbo d'ansia sociale a seguito di un evento sociale angosciante, come un episodio dell'infanzia estremamente imbarazzante.
Le attuali terapie contro l'ansia sociale Ci sono diverse opzioni per trattare una persona affetta da disturbo d'ansia sociale, comprese le terapie farmaceutiche e non farmaceutiche. Queste includono:
- Psicoterapia cognitivo comportamentale (PCC): Questa forma terapeutica aiuta le persone ad identificare e modificare i propri modelli di pensiero negativo.
- Farmaci antidepressivi: Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), come l'escitalopram, vengono spesso prescritti per migliorare l'umore dei pazienti.
- Farmaci ansiolitici: Le benzodiazepine possono aiutare a ridurre i livelli di ansia.
- Beta-bloccanti: Questi farmaci riducono la produzione di adrenalina e riducono al minimo i sintomi come tremori e sudorazione.
La cannabis può provocare disturbi d'ansia sociale? L'erba può causare ansia sociale? Alcune persone hanno sperimentato i sintomi di questo disturbo dopo aver usato cannabis, sia in modo acuto che cronico. Il THC (il principale componente psicoattivo della cannabis) ha la capacità di legarsi ad un sito del sistema nervoso centrale chiamato CB1. Attraverso questo legame, la cannabis potrebbe innescare o peggiorare l'ansia sociale. Diamo uno sguardo più approfondito a come potrebbe insorgere tale disturbo.
- Sovrastimolazione dell'amigdala: In condizioni normali, gli endocannabinoidi si legano ai recettori CB1 nel cervello. L'assunzione di cannabis fa sì che il THC attivi questi siti con maggiore intensità rispetto al normale. Questo può sovrastimolare i recettori situati sulle cellule dell'amigdala, provocando paranoia e conseguente ansia sociale.
- Riduzione della dopamina: In una forma acuta, il THC può aumentare la dopamina e le sensazioni di euforia nei consumatori di cannabis. Tuttavia, con il passare del tempo, questo cannabinoide può abbassare i livelli di dopamina nel cervello[5]. La fobia sociale può derivare da una riduzione[6] del legame verso il recettore della dopamina.
La cannabis può aiutare il disturbo d'ansia sociale? Se da una parte alcune persone provano una forte ansia dopo aver fumato marijuana, altre si sentono molto più socievoli e meno nervose. Ma perché ciò accade? I ricercatori non l'hanno ancora scoperto con precisione, ma potrebbe comportare quanto segue:
- La risposta bifasica alla dose: Sebbene le alte concentrazioni di THC possano alimentare l'ansia, le dosi più basse potrebbero creare la risposta opposta[7].
- Attivazione del recettore CB1: I farmaci ansiolitici producono alcuni dei loro effetti grazie all' interazione con il recettore CB1[8]. Il THC potrebbe aiutare alcune persone a sentirsi meno nervose attraverso lo stesso percorso.
- CBD: Molte chemovar moderne contengono livelli più elevati di CBD, un cannabinoide non psicotropo al centro di numerosi studi sull'uomo per la sua potenziale efficacia contro l'ansia[9].
- Terpeni: La cannabis contiene anche molecole aromatiche note come terpeni. Gli scienziati stanno lavorando per scoprire la loro azione sinergica con i cannabinoidi su umore ed ansia[10].
Il legame tra cannabidiolo ed ansia A causa della scarsità di studi scientifici al riguardo, non è possibile giungere a conclusioni definitive. Tuttavia, diverse ricerche attualmente in corso potrebbero, in futuro, chiarire la connessione tra CBD ed ansia. Alcuni degli studi più importanti riguardano:
- Il modo in cui il CBD influenza gli enzimi del SEC: Gli scienziati stanno esaminando la capacità del CBD di inibire un enzima del SEC[5], chiamato amide idrolasi degli acidi grassi (FAAH). Questa proteina scompone l'anandamide, un endocannabinoide che contribuisce a regolare il tono dell'umore. Se il CBD riuscisse ad impedire la distruzione di questa molecola, si otterrebbe una reazione a catena sullo stato mentale.
- Il legame tra CBD e GABA: Alcune indagini scientifiche stanno cercando di capire in che modo il CBD influenzi i livelli di GABA[11] nel cervello. Questo neurotrasmettitore inibitorio, chiamato anche acido γ-amminobutirrico, riduce l'attività cerebrale e, di conseguenza, può contribuire a mitigare l'ansia.
- I test sull'efficacia del CBD contro l'ansia sociale: Gli scienziati stanno svolgendo esperimenti su esseri umani per esaminare l'azione del CBD in determinate circostanze. Ad esempio, in uno studio pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, gli esperti hanno somministrato CBD a pazienti affetti da disturbo d'ansia generalizzato, prima che tenessero un discorso in pubblico simulato[12]. Durante il test, sono stati misurati diversi parametri, tra cui disagio, difficoltà cognitive e livelli di attenzione.
- CBD ed afflusso di sangue al cervello: Alcuni studi su esseri umani stanno cercando di determinare se il CBD sia in grado di alterare l'afflusso di sangue alle aree del cervello associate all'ansia. Attraverso l'etichettatura degli spin arteriosi (una tecnica a risonanza magnetica capace di misurare l'apporto di sangue al cervello), un team di scienziati dello University College London ha cercato di capire se il CBD possa modificare il flusso di sangue[13] verso l'ippocampo (una zona del cervello associata alla modulazione dell'ansia). L'importanza dei terpeni Se THC e CBD sono presenti in gran parte delle varietà, perché ciascuna genetica offre effetti differenti? Questi due cannabinoidi sono i principali responsabili degli effetti della cannabis, ma i terpeni aggiungono particolari sfumature che rendono unico ogni ceppo. Proprio come i cannabinoidi, i terpeni racchiudono particolari benefici. Per risultati ottimali, date un'occhiata al contenuto di terpeni di una varietà prima di consumarla o coltivarla. Di seguito, potete trovare alcuni dei terpeni potenzialmente in grado di contrastare l'ansia:
- Mircene: Questo è il terpene presente di solito in maggior quantità nelle piante di cannabis, e racchiude aromi di terra e muschio. Inoltre, contribuisce notevolmente agli sballi frastornanti, tipici dei ceppi indica. Gli effetti di questa molecola favoriscono il riposo notturno e potrebbero migliorare la qualità del sonno, rilassando il corpo. Tramite l'effetto entourage, il mircene potrebbe amplificare le proprietà lenitive[16] del THC.
- Limonene: Questo terpene sprigiona un aroma di agrumi. Le varietà di cannabis ricche di limonene racchiudono un sapore di arancia e limone! In alcuni studi su animali[17], la molecola sembra in grado di stimolare la produzione di serotonina e dopamina. Il limonene potrebbe inoltre potenziare l'azione ansiolitica del CBD[18].
- Cariofillene: Il cariofillene è un terpene ed un cannabinoide alimentare, e si lega ai recettori CB2 del sistema endocannabinoide. Questo terpene offre un sapore di pepe e spezie, ed esibisce effetti ansiolitici su modelli animali.[19]
- Pinene: Il pinene è responsabile del tipico aroma rinfrescante di pino, e sprigiona fragranze terrose e di bosco. Il terpene ha mostrato effetti ansiolitici in vari studi su animali[20], e potrebbe contrastare alcuni degli effetti negativi del THC, come i problemi di memoria a breve termine.
A-PINENE ANTI-INFLAMATORY BRONCHODILATOR AIDS MEMORY ANTI-BACTERIALLINALOOL ANESTHETIC ANTI-CONVULSANT ANALGESIC ANTI-ANXIETY BETA-CARYOPHYLLENE ANTI-INFLAMATORY ANALGESIC PROTECTS CELLS LINING THE DIGESTIVE TRACT MYRCENE CONTRIBUTES TO SEDATIVE EFFECT OF STRONG INDICASSLEEP AID MUSCLE RELAXANT LIMONENE TREATS ACID REFLUX ANTI-ANXIETY ANTIDEPRESSANT Il tempismo è fondamentale Dopo aver scelto la varietà e il mix di composti fitochimici più adatti alle vostre esigenze, dovreste determinare il momento migliore per assumerli. Non esistono dati definitivi riguardo le tempistiche ideali, pertanto dovrete procedere per tentativi ed errori. Per alcuni, l'assunzione di cannabis ricca di CBD al mattino è utile per tenere sotto controllo l'ansia durante la giornata. Altre persone traggono un maggior beneficio nel consumo di canne o estratti appena i sintomi iniziano ad emergere. Chi ha difficoltà ad addormentarsi, potrebbe consumare una varietà indica ricca di THC e mircene prima di coricarsi, per conciliare il sonno. Ricordate che gli effetti dei vari prodotti si manifestano con tempistiche differenti. Gli effetti degli edibili emergono un'ora dopo l'assunzione, ma durano più a lungo. La vaporizzazione e la somministrazione sublinguale offrono un'azione più rapida, ma con effetti transitori. Molti consumatori traggono giovamento dal microdosaggio, che consiste nell'assunzione di cannabis in quantità sub-percettive, per trattare determinati sintomi senza percepire sballi psicoattivi. Cannabis e psicoterapia: Sono compatibili? Negli individui predisposti, la cannabis può contribuire all'insorgenza di alcuni disturbi di salute mentale, ma alcune persone trovano che l'erba funzioni molto bene a fianco della psicoterapia. Cos'è la psicoterapia? La psicoterapia è una forma di terapia narrativa. Durante le sessioni, gli psicoterapeuti aiutano i pazienti a comprendere i loro sintomi, sentimenti, pensieri e comportamenti. I professionisti utilizzano una serie di tecniche per raggiungere questo obiettivo, tra cui la terapia cognitivo comportamentale (TCC) e la terapia dialettico comportamentale (TDC). Queste strategie possono essere efficaci contro una serie di disturbi, tra cui ansia, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e disturbo post-traumatico da stress (DPTS). Quale ruolo potrebbe avere la cannabis nella psicoterapia? In determinate circostanze, la psicoterapia ed alcune droghe vengono utilizzate insieme per rendere migliore la vita dei pazienti. Ma quale relazione può esserci tra cannabis e psicoterapia? Nessuno studio ha cercato di determinare in che modo la cannabis influisca sui risultati delle sessioni di psicoterapia. Tuttavia, molte persone affette da diversi problemi di salute usano la cannabis per sperimentare i benefici olistici della pianta. I ricercatori hanno scoperto che alcuni consumatori di cannabis si augurano che la psicoterapia assistita con cannabis[20] possa un giorno aiutarli ad affrontare meglio la depressione. Ebbene, potrebbero esserci le stesse aspettative anche per l'ansia. In ogni caso, è innegabile che nella psicoterapia esista una forte domanda di cannabis. Il futuro della psicoterapia assistita con cannabis C'è posto per la marijuana nella psicoterapia? Se da una parte la psicoterapia psichedelica assistita sta prendendo sempre più piede, dall'altra la cannabis potrebbe essere presto usata in un contesto simile. Finora, gli studi sulla cannabis sono scarsi e i ricercatori stanno ancora studiando come alcune molecole di questa pianta siano in grado di agire in sinergia e di influenzare la neurochimica umana. Quando scopriremo la vasta complessità chimica di questa pianta, riusciremo a trovare altre molecole adatte per la terapia assistita con cannabis. La cannabis può essere utile, ma non andrebbe considerata come unico supporto La cannabis può davvero fare la differenza per chi soffre di ansia, ma non dovrebbe essere utilizzata in modo improprio, eccessivo o esclusivo. Tuttavia, può entrare a far parte di un approccio olistico più esteso. Dieta, meditazione, terapia, attività fisica e comunicazione svolgono un ruolo altrettanto essenziale in questa strategia. Il segreto è l'equilibrio. Quale varietà di cannabis scegliere? Consideriamo che le seguenti tre varietà di Cannabis possano essere una buona base con cui attutire i sintomi negativi dell'ansia. Ovviamente, nessuno potrà mai dire quali effetti verranno percepiti dopo l'uso di queste varietà, ma sapere quali effetti possono indurre vi aiuterà a comprendere meglio le loro proprietà e ad acquisire una maggiore conoscenza dei loro potenziali benefici. Coloro che soffrono di ansia, nella maggior parte dei casi, dovrebbero fare affidamento su varietà con basse concentrazioni di THC e/o alte di CBD. Questo ultimo cannabinoide non-psicoattivo, infatti, può contribuire efficacemente a combattere l'ansia, grazie ai suoi effetti più rilassanti, in grado di mantenere lucida la mente e di indurre intense sensazioni di calma. Remedy - Sativa Un nome alquanto appropriato per questa particolare varietà. Pur essendo a predominanza Sativa, mostra ancora tutto l'impeto dei suoi geni Indica. Le varietà Sativa tendono a provocare effetti più energizzanti e stimolanti, che possono risultare controproducenti quando l'obiettivo è quello di calmare e rilassare. La Remedy mescola il meglio dei due mondi, Sativa e Indica. Con le sue alte concentrazioni di CBD, è una varietà che mantiene lucidi mentalmente. Ricca di sapori citrici, questa varietà vi aiuterà ad iniziare la giornata con una spinta in più.